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San Maurizio Canavese
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Molto più esteso dell'attuale era l'antico territorio di San Maurizio Canavese, che comprendeva le terre delimitate dal corso della Stura a sud e tutta la Vauda di San Moritio a nord. La Vauda diverrà poi Comune autonomo alla fine del XVIII secolo con il nome di San Francesco al Campo.[2]
Nell'antichità pre-romana la zona fu forse abitata dalle tribù liguri-celtiche; alla tarda romanità appartengono alcuni reperti trovati in paese (tegolone, frammento di lapide) ed il toponimo "Stefanico" indicante l'assegnatario di fondi da coltivare, al di qua della Stura. Più tardi il nucleo abitato venne talora indicato come "Lifiniasco", ma già nel primo secolo dopo il Mille si legge nei documenti il nome di "vicus de Sancto Mauritio", poiché al condottiero della Legione Tebea era dedicata la cappella del castello.
Alla fine del XIII secolo il paese, facente parte della castellania di Cirié, era in possesso del marchese del Monferrato, poi passò definitivamente ai Savoia.
CLIMA DELLA ZONA: Inverni mediamente freddi e non troppo nevosi (media nivometrica trentennale intorno ai 35cm). Primavera piovosa e mite, estati calde e talvolta piovose grazie ai numerosi rovesci temporaleschi che colpiscono la zona. La media pluviometrica annua si attesta intorno ai 1100mm. Le nebbie sono scarse, a causa della quota maggiore rispetto allo strato inversionale che interessa la bassa pianura. L’influenza dell’inversione termica è talora notevole, specie nelle nottate invernali e serene con neve al suolo. Le minime d’inverno raggiungono i -6°/-7°C e d’estate si riscontrano valori massimi intorno ai +32/+33°C.